Non dire smalto se non ce l’hai asciutto.

La vita è fatta di attese. 

Quella del primo bacio, quella di un’interrogazione. Si aspetta una nuova vita, il proprio turno alle poste. Si aspetta di rivedere vecchi amici e nell’attesa si prepara un dolce buonissimo del quale dovremo attendere la cottura. Si aspetta la mezzanotte a capodanno, l’arrivo delle vacanze e con esse si aspetteranno treni e aerei.

Si aspetta il momento giusto. 

Insomma, pare proprio che la vita sia un intreccio di attese che a volte si sovrappongono e a volte si allentano, come la folla sull’autobus all’ora di punta. Che poi, appunto, è solo una questione di attesa.

A me le attese non dispiacciono, cioè, non sempre. Alcune mi snervano e mi irritano, ma essendo una fimmina proveniente dal Sud ho nel dna quell’atavica contemplazione del tempo che passa ed il piacere del ritmo lento.

Lento come i caldi pomeriggi d’agosto rumorosi di cicale.

Lento come la risacca.

Lento come i minuti in cui il mare inghiotte il sole.

Nell’attesa tutto è imprevedibile. Per lo meno in quella umana e reale. Perchè la Bella Addormentata in fondo sapeva che sarebbe arrivato lo gnoccone a svegliarla con un bacio, così come non sarebbe mai successo che la Bestia sarebbe rimasta pelosa e boccolosa vita natural durante.

Per noi umani però le variabili sono troppe e tutte ingestibili. Lo sappiamo bene noi che abbiamo preso la cattiva abitudine di mettere lo smalto.

smalto e attesa

A nessuno è mai venuto in mente di teorizzare il fatto che non appena dai l’ultima pennellata di smalto alle unghie qualcosa succederà? 

E non parlo di qualcosa come un servizio interessante al tg o una notizia succulenta alla radio.

No.

Almeno 8 volte su 10 succederà che:

  • Il gatto vomiterà palle di pelo sul divano
  • Ti cercherà la vicina per farsi prestare una penna e dovrai cercarla nella borsa perchè ovviamente quella a portata di mano non scriverà
  • Ti squillerà il telefono e ti si attaccheranno i capelli allo smalto bagnato
  • Ti pruderanno più parti del corpo ripetutamente e ferocemente
  • Scoppierà un temporale e dovrai ritirare i panni leggermente umidi che dovrai poi stendere nel corridoio 
  • Inciamperai e lascerai una stalattite di smalto sul tavolo
  • Ti cadrà una lente a contatto
  • Ti verrà improvvisamente il ciclo
  • Starnutirai, tante volte, copiosamente, e benchè tu abbia provato a soffiarti il naso come Edward mani di forbice, ti ritroverai lo smalto col decoupage

Se non vi sono mai succese cose del genere, ce n’è una dalla quale non si scappa, ma che ti scappa…

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