Crucchi, calma. Siete quelli che indossano sandali e calzini bianchi.

Benissimo, la vendetta tedesca si è compiuta.

Dopo essere stati battuti dal Brasile durante la finale dei Mondiali del 2002, i crucchi ieri hanno ben pensato di prendersi qualche soddisfazione, con i dovuti interessi, e umiliare (sì, umiliare, ma il gioco funzia così) i padroni di casa, già spompati da inizio Mondiale.

Ma questo non è un post calcistico, chè sarei credibile quanto Maga Magò vestita da Jessica Rabbit, quindi termino qui le mie riflessioni sul caso.

Io volevo porre l’attenzione su un’altra faccenda: il peccato e la vergogna dei calzini bianchi indossati con i sandali.

Premesso che mi piace la multiculturalità che si respira in tanti luoghi tedeschi, premesso che mi piace la birra crucca e molte cibarie succulente, premesso anche che la suddetta nazione esporta gran begli omaccioni e premesso che apprezzo pure tante delle loro opere culturali e artistiche (escludo molte delle porcherie musicali tamarre gothic tipo quelle dei Lacrimosa), una parolina riguardo al fatto che non possono proprio tirarsela più di tanto devo dirla.

Stiamo parlando di quei tizi che se ne vanno a zonzo per il mondo con sandali e calzini bianchi. Utilizzati insieme. Nello stesso momento. Tutto ben in vista.  Compreso il polpaccio forte, vigoroso e teso come un polpettone allenato da chilometri di nordic walking.

Stiamo parlando di quei tizi che con i calzini bianchi e i sandali ci vanno anche in spiaggia e che, probabilmente, li indossano anche a Natale per intonare ruttando O Tannenbaum o per scorreggiare lo Jodel all’Oktoberfest.

Il problema è endemico, perchè loro hanno proprio un’affinità elettiva con i due capi d’imputazione abbigliamento e neanche un’apocalisse zombie potrebbe privarli di cotanto lussurioso piacere, anche perchè vivono nella pace dello spirito per aver risolto il problema dei calzini spaiati.

Jodellavitanonhocapitouncazzo” magari, come mi insegna Caparezza (sì, dai, dite che non ho bei gusti musicali), ma voi, con i vostri look di merda, mi fate solo venir voglia di scappare dalle scene come Tina Cipollari.

sandali e calzini bianchi

Che uno sturm und drang vi avvolga insieme ai calzini bianchi, tuonando nel cosmo l’Inno alla gioia.

Cià.

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