Quante parole pronunciamo ogni giorno? Quante ne scriviamo sui social? Quante storie raccontiamo? Quanti frammenti di noi lasciamo in giro così che chi passa dalle nostre parti possa raccoglierli e, forse, rimetterli anche a posto?
Raccontiamo storie d’amore e di guerra, lasciamo messaggi beffardi, scassiamo i maroni al prossimo lamentandoci della qualunque, facciamo dichiarazioni di redditi di felicità e dribbliamo tra le anime caciarone prendendo a calci l’infelicità usando le parole come fossero maschere.