Ti va se ti corteggio?

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“Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti quando tu sei vicino a me, questo soffitto viola no, non esiste più, io vedo il cielo sopra noi…”

Oggi è San Valentino, non che ci fosse bisogno di ribadirlo, sia chiaro, anche Fedez si è messo d’impegno per farci andar storti quintali di Baci, il che sicuramente è un bene per le nostre “ciccette sballonzolanti“, ma è San Valentino e io, invitata da Dalani, sono qui a raccontarvi, insieme a una playlist di Mina, il mio punto di vista sulle dinamiche del corteggiamento legate alla casa.

Secondo un recente studio NON effettuato dall’Università del Massachusetts, pare che, in fase di rimorchio, conti molto il tipo di ordine cosmico che decidiamo di dare ai nostri spazi. Non sto parlando di mettere la testiera del letto a nord, la scrivania a sud ovest, il comodino in tangenziale e il tavolo della cucina nei giardini comunali, parlo proprio di stile. Quella parola composta da cinque lettere, totalmente ignorata dai nostri compagni di vita e che, pimpulupampuluparimpapum, diventa assolutamente imprescindibile quando si spezzano le gambe nel tentativo di rimorchiare una nuova umana ovaie munita.

Che poi, purtroppo, nessuno dei due si spezza le gambe neanche in preda ai più fantasiosi equilibrismi tantrici. Ma questa è un’altra storia.

Il punto di vista di lui.

Lui: “Stavo pensando che ormai sono passati un po’ di giorni da quando ci conosciamo, ti va di venire nella mia umile dimora a guardare un film totalmente innocuo e a vedere se la mia cucina in porfido ti attizza e la libreria Ikea ci lancia un libro da sfogliare insieme come Paolo e Francesca senza però fare la loro fine?”

Lei: “Ahahahahahahah. Dai, sabato pomeriggio sono libera, però non metterti in testa strane idee. Yo la tengo como todas ma te le suonos como nessunas. Claro?

A questo punto avviene il miracolo: lui pulisce casa, scopre l’esistenza di oggetti di cui aveva ignorato la possibilità d’utilizzo, tipo i profumatori per l’ambiente, sventola nell’aere le lenzuola pulite brandendole come se fossero le vele di una nave pirata che viaggia alla scoperta di terre vergini, o comunque da lui ancora inesplorate e sprimaccia i cuscini come gli avete insegnato voi. Potrebbe succedere che spolveri anche la Playstation, ma quello è vero amore.

Insomma, nel fenomeno insondabile del corteggiamento maschile, si può assistere a quel raro avvenimento orgasmico in cui lui si vanta silentemente delle tecniche di pulizia imparate dalla sua ex per far colpo sulla new entry così che lei si tranquillizzi e gli conceda l’esplorazione, certa di non dover correre subito dopo a fare l’antitetanica.

Il punto di vista di lei.

Lei: “Ciao, domani vorrei andare all’Ikea a comprare una nuova Fieøtrn, ti va di accompagnarmi così ci beviamo uno schifosissimo caffè alla macchinetta? Tra l’altro ho visto su Instagram la foto di una quiche deliziosa ispirata ai profumi della Provenza, magari dopo possiamo prepararla insieme. Fammi sapere.

Lui: “Non vedo l’ora. Nel senso che non esiste un’ora in cui io possa entrare all’Ikea senza rischiare di saltare in aria ed emanare scie chimiche per i prossimi 35 anni. Ma ho il Vermentino adatto alla quiche. Scherzo, ti passo a prendere alle 17:30. Sei la mia brugola preferita.

Lei passerà il pomeriggio a depilarsi ascoltando Like a virgin, a provare sette tipi diversi di mise en place, fotografandole tutte dall’alto e a scegliere una tovaglia che emani radiazioni alla prima mollica di pane caduta asimmetricamente.

Nel fenomeno insondabile del corteggiamento femminile, esiste solo che l’essere fallo dotato riesca a cibarsi senza spargere briciole fino in Papua Nuova Guinea.

Cosa penso io?

La casa è il luogo che più di tutti e tutto parla di noi, racconta la nostra storia attraverso gli oggetti, i libri, i dischi, racconta i ricordi che si nascondono dietro le tende, emana profumi custoditi negli armadi, coccola i desideri di chi ci dorme accanto, lascia liberi i sogni riposti nei cassetti.

La casa è punto di partenza e di arrivo, spesso di non ritorno, anche. È dove torniamo dai viaggi o fuggiamo da noi stessi.

Adesso godetevi la cena, mettete su un bel disco e sorridete.

Perché oggi, la vera casa che parlerà di voi, sarà solo il sorriso più dolce e bello che avete. E nessuna finestra sarà mai più luminosa. E le pareti, spesso, sono solo i limiti che decidiamo di arredare.

Buon San Valentino, innamorati.

Anna le rose per dalani
Credits Dalani

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