Avrete certamente letto o sentito parlare di Candice Huffine, la bellissima modella assurta ai clamori della cronaca per essere stata fotografata per il calendario Pirelli 2015 nonostante i suoi chili di troppo.
Americana, 29 anni, 180 cm e 90 kg. Per i più curiosi.
Io, sinceramente, non ci vedo nulla di sconvolgente. È bellissima, armoniosa, femminile e rappresenta la gran parte delle donne del globo terracqueo. Perchè non dovrebbe essere il soggetto di favolose fotografie?
Qualcosa di sconvolgente invece c’è, dato il chiacchiericcio che le si è alzato attorno. Ma non è certo la sua ciccia. È la convinzione di una bellezza legittimata.
Ci sono i detrattori, quelli che no, le modelle sono magre e non sorridono. E ci sono gli osannatori, quelli che finalmente la ciccia finisce su un calendario blasonato quindi è bella.
Qui, ora, ci sono io. Con le mie morbidezze.
Io penso che la bellezza non necessiti di legittimazioni.
Si è come si è. Così come si ama chi si ama. Si ride con chi ci fa ridere e si fa la pipì quando ci scappa.
Esiste il bello, ed esiste il brutto. Esiste il grasso, ed esiste il magro. L’obesità è una malattia, non è questione di essere belle o essere brutte, e qui si parla di qualche chilo di troppo. Non esiste il dogma “bello magro, grasso brutto, viva il papa, abbasso la pappa”. Così come non esiste che qualcuno decida che la ciccia diventi bella, che magari vada pure di moda e fanculo alle magre.
Ho letto molti post e commenti di donne contente di potersi finalmente mettere in costume perchè Candice Huffine ha fatto da apripista.
No. Io dico di no.
Dico di no alle legittimazioni, dico di no ai diktat, agli stupidi, ai frustrati, ai poveri in spirito e anche a quelli, che lo spirito, si sentono costretti a doverlo sempre mostrare.
Dico no a chi pensa sia doveroso dimostrare di avere altre doti perchè non ha quelle fisiche e dico no a chi pensa di dover dimostrare di essere figa anche dentro solo perchè lo è fuori.
Sì alla bellezza, in qualsiasi forma si manifesti. Sì alla bellezza perchè non ha bisogno di chiedere il permesso, di essere magra, grassa o di essere alta per essere all’altezza.