De amicitia, o delle 5 peggiori categorie di transiti amicali femminili.

La condivisione del selfie di Thelma e Louise a 23 anni di distanza dallo storico e fighissimo scatto del film, mi ha fatto pensare all’amicizia femminile.

Ora, a parte un “chimmelhafattofareincheguaiomisonocacciata” o la conclusione che l’amicizia tra donne sia molto più complicata degli integrali o della comprensione dell’utilità di un tempo verbale non definito come l’aoristo, io la questione me la sono posta in maniera abbastanza critica. 

L’amicizia tra donne è un vero casino, anche quando sembra perfetta.

Due esseri soggetti alle altalene ormonali, alla sindrome premestruale, alla vulnerabilità e al cagacazzismo, per precisa legge naturale, devono prima o poi incontrare l’iceberg che sfonda la nave, richiamando un altro film, che le porta in viaggio lungo il loro idillio fatto di confidenze, risate e alcool.

A questo punto, ti può andar bene se incontri quella che ti accoglie sulla zattera e accetta di far spazio al tuo culone nella buona o nella cattiva sorte, ma se becchi sul tuo cammino una stronza come Rose che si abbarbica alla sua salvezza manco fosse l’ultimo salmone dell’oceano e ti lascia morire assiderata pur sapendo quanto tu soffra il freddo, allora so’ cazzi.

Tutti tuoi naturalmente.

Perché le stronze si salvano sempre, proliferano, prolificano e si celano maliarde e beffarde dietro queste 5 categorie.

  1. “ARROGANCE, ARROGANCE, ARROGANCE”: ve la ricordate la pubblicità del profumo? Ecco, qui gioco facile, perché l’arrogante è la prima delle stronze che avete il dovere di mandare a fare tanta cacca (che poi magari è pure stitica e per questo è incarognita). L’arrogante ha sempre una buona parola per tutti, è viziata, riversa sulle amiche la propria presunta superiorità e spesso si circonda di amiche più deboli così da poter fare il cazzo che le pare, perché con chi le tiene testa naturalmente non regge e poi frigna a casa da sola come un vitellino. Le mancherete, certo, ma non ve lo dirà, e preferirà sparlare velatamente di voi attraverso i social.
  2. “SÌ, CHEF!”: la soggettona in questione è l’amica debole di Miss Arrogance, quella che si ciuccia il pollice mentre la sua padrona decide della sua vita e alla quale non dirà mai di no. L’amica debole è un pericolo per tutte noi, perché non avrà mai il coraggio di dirci esattamente ciò che pensa e, anche se ci fa pena, è stronza comunque, perché la sua passività è un’arma pericolosa tanto quanto l’arroganza. Anche perché è quasi sempre quella a cui l’arrogante dirà quanto voi siate state stronze con lei e non dirà altro che “Sì, chef!”.
  3. “L’ACQUA CHETA”: è quella che zitta zitta si fa cogliere da uno svenimento emotivo sulla zattera (perché lei è sensibile e ha paura di morire, mentre voi no), vi fa cadere nell’oceano gelido e si frega il salmone. Umano o animale che sia. Va eliminata. Estirpata come se fosse l’ultimo pelo rimasto per conquistare la libertà eterna.
  4. “IL MIO TESSSSSORO”: scappate finchè siete in tempo. Dileguatevi, inventatevi un viaggio in Papuasia per andare a coltivare terreni abbandonati, fingetevi morte, se necessario. La stronza in questione è quell’amica secondo la quale la vostra vita vale meno della sua, è quella che se deve farsi i fattacci suoi, se li fa, mentre voi non potete e siete molto cattive se la abbandonate per respirare o per andare a fare la pipì in autonomia. Ve lo ripeto, la Papuasia e una nuova specie di pomodoro aspettano solo voi.
  5. “DIMMI LA VERITÀ, MA DIMMELA COME VOGLIO IO”: l’ho tenuta per il dulcis in fundo, è la mia preferita. È quella che ti chiede di stabilire un rapporto basato sulla sincerità, ma se le dici che “Tu mi shock con gli shorts” e che “Cara, leggings are not pants” pensa che tu non voglia che gli uomini si accorgano delle sue grazie cellulitiche perché sei invidiosa. Per non parlare poi dei consigli amorosi… tu le dici cose brutte e cattive perché non vuoi che lei sia felice. Sì, tu boicotti la felicità delle tue amiche, ecco. Dimmi la verità, ma dimmela piano e solo quando e come voglio io.

Forse davvero è più facile l’aoristo…

l'amicizia tra donne

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6 commenti

  1. questo post giustifica le mie amicizie maschili, il fatto che vada d’accordo con solo 1 – e dico 1- delle mogli degli amici di mio marito, amici con cui di contro vado d’accordissimo, e che le mie amiche donne siano pochissime ma buone!

  2. Ebbene, possibile che in tutta la tua vita non abbia incontrato una donna normale? normalmente affettuosa, normalmente leale, normalmente affidabile? Io non credo. O questo è un delizioso post cinico-dissacrante, come va ora, con l’intento di far trasalire, ridere e stupire, oppure è un’altra (l’ennesima) picconata all’immagine collettiva sulle donne.

  3. Beh, dai, siamo oneste: siamo tutte un po’ così. Insomma, queste sono le classiche ombre femminili, è impossibile scappare, fanno parte della natura non solo di tutte le amiche (attuali e potenziali) che possiamo avere, ma anche di noi stesse e pure degli uomini, a ben vedere, perché anche loro hanno una parte femminile 😉 Insomma, se da millenni ci raccontiamo fiabe in cui sono matrigne e sorellastre invidiose e ipocrite, mogli capaci di uccidere per gelosia o complessi di inferiorità, e madri che intessono intrighi da brivido anche con gli stessi figli, una ragione ci sarà! E la ragione è che È TUTTO VERO 😀 Secondo me è meglio che accettiamo la natura umana così come essa è, e che impariamo ad amare e amarci nonostante tutto 😉
    Grazie, comunque, Anna 🙂 Sei stata chiarissima, schietta che è una bellezza e anche divertente!

    1. Ciao Ilaria, benvenuta! 🙂

      È tutto vero, eccome, basti guardare cosa succede ad una qualsiasi svendita di abiti da sposa 😀

      Grazie per esser passata, ti aspetto :*

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