Io, Bologna e lo stereotipo del DAMS.

Amo le librerie.

Amo il brusìo delle pagine tra le mani della gente, il luccichio negli occhi di chi trova il libro desiderato, soprattutto il luccichio di chi viene trovato da un libro. Perchè se proprio dobbiamo credere al mito della metà della mela, questo è il caso di farlo. Un libro ti scova, ti trova, ti attira a sè e non si fa lasciare.

Ma nelle librerie non sono solo i libri a chiamarti. Purtroppo.

A volte capita che la fortuna ti baci e ti faccia scambiare qualche parola con persone interessanti, altre invece, mentre sei in fila aspettando di assistere alla presentazione del libro “La musica ignorata” di Franco Mussida fremendo al pensiero di incontrare uno dei tuoi miti, che non è Mussida (con tutto il rispetto per lui e per la PFM, che adoro tra l’altro) ma Franco Battiato (uno dei due relatori invitati all’incontro), ti capita di avere a due centimentri dalle tue sinapsi (troppo attive e stimolate) l’incarnazione perfetta dello stereotipo del DAMS. Del DAMS di Bologna, aggiungo.

La specificazione non è superflua, perchè Bologna ha un mondo universitario che meriterebbe anni di studi socio-antropologici.

 

dams

Provo a fare quindi un breve profilo dello studente (medio stereotipato) del DAMS di Bologna.

• “NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE, NEMMENO TU…“: il prof non è degno di fargli nessuna domanda. Lui a 20 anni è il cultore di ogni arte, è colui che cambierà il mondo con le arti sperimentali e che nel numero 18 non vede un multiplo del 3, del 6 o del 9, ma un affronto alla sua genialità da parte di un docente frustrato ed incompetente.

• “DOMENICA TI PORTERO’ SUL LAGO, VEDRAI SARA’ PIU’ DOLCE DIRTI…“: ti affogo. Lo stereotipo del DAMS di Bologna ama affogarti. Ti prende per lo sfinimento. Localizza la sua vittima, la squadra, la ingloba. E poi la affoga. Generalmente in un lago di cazzate. “Ma che razza di libri legge la gente?” Trattavasi di Anna Karenina. Non credo sia necessario aggiungere altro.

• “CARAMELLE NON NE VOGLIO PIU’, LE ROSE E I VIOLINI QUESTA SERA RACCONTALI A UN’ALTRA…“: lo stereotipo del DAMS di Bologna quando ama (ah, lui non s’innamora, ma coglie stimoli audiovisivi volti alla catarsi) lo fa senza abbassarsi a facezie tipiche dei comuni mortali. Le caramelle sono un edulcorante per questa “Vita agra” (sull’attenti tutti quelli di Cinema!) ed i violini sono contemplati solo nella partitura pizzicata e vibrante di un artista gitano. Lo stereotipo del DAMS ti porterà dove nessuno è stato mai. Perchè quei pochi che vi si sono avvicinati sono scappati.

 

la grande fuga

 

• “BOLOGNA PARIGI MINORE…“: il soggetto in questione è affetto da montmartrite acuta. Gira col basco moscio di lana di gnu anche a maggio e lo abbina alle Clarks che ha trovato in Montagnola dal fratello migrante. Se si tratta di esemplare femminile, l’espressione sarà vagamente sognante e il colorito tenderà al tisico perchè in essa si possa ritrovare un po’ della Violetta alla ricerca del suo Alfredo (sull’attenti quelli di Musica!). Se invece l’esemplare in questione è un baldo giovanotto allora preparati ad una dissertazione su Majakovskij, è il minimo che ti possa capitare tra un capitolo del Capitale ed un rutto.

• “COSI’ CI AVVENTURIAMO NELLA ROMA FELLINIANA…“: lo stereotipo del DAMS ha deciso che devi morire. Ma morire male. Ha deciso che ti dovrà condurre nei meandri della sua conoscenza portandoti al Cinema Ritrovato previo abbonamento (ho fatto anch’io la volontaria in questo festival), per godere degli oltre 300 film proiettati in una settimana e discutere imporre le sue tesi. Ti ritroverai alle 9:30 del mattino accanto ad uno di quelli che guardano i film solo in prima fila perchè l’immagine possa arrivargli vergine, prima che incontri lo sguardo ignorante di quello seduto in seconda fila. In questo caso, l’unico modo per sfuggire all’esemplare in oggetto è imparare il norvegese, così potrai fare amicizia con un cinefilo (ri)trovato.

Inutile dire che mi sono ritrovata lo stereotipo del DAMS seduto vicino alla presentazione del libro. Prendeva appunti per il suo blog probabilmente.

Il mio karma non deve essere molto lindo. Come i suoi capelli.

“Con le regine, con i suoi re,
il carrozzone va avanti da sè…”

8-mezzo-fellini
8 1/2 – Federico Fellini

 

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